Sono arrivata a Eva nel 2008 quando ero ancora una studentessa di psicologia. L’incontro con il gruppo di donne della cooperativa mi ha fatto scoprire un mondo di idee e di visioni che in realtà sentivo già mie.
Il pensiero femminista incontrato in quel periodo ha segnato il mio essere donna e professionista, ho capito che volevo camminare con altre donne e combattere con loro.
Sono stata operatrice dei centri antiviolenza fino al 2014 quando mi sono laureata in Psicologia del lavoro e per due anni ho lavorato presso uno studio di consulenza aziendale.
Qui ho incontrato un'altra donna femminista e ho avuto modo di seguire progetti di formazione in grandi aziende come Tim o Trenitalia, che mi hanno dato modo di riflettere su quanto tematiche come la maternità o il work and life balance - la conciliazione tra lavoro di cura e lavoro per ottenere un reddito - siano ancora penalizzanti per le donne.
Ho quindi scelto di tornare a EVA dove sento che il fermento di idee e progetti a favore del cambiamento culturale mi coinvolge e mi fa sentire parte attiva.
Oggi coordino il centro antiviolenza Aradia e tutti i giorni accompagno le donne nel percorso di fuoriuscita dalla violenza portando dentro di me gli sguardi e le lotte di tutte.