ARACNE è l'acronimo di "Advocating the Role of silk Art and Cultural heritage at National and European scale". Esprime l'ambizioso obiettivo di identificare, consolidare e promuovere le industrie culturali e creative che possono sostenere e diffondere il patrimonio culturale, tecnologico e artistico europeo legato alla seta. Il progetto è sviluppato da un Consorzio rappresentato da sette Paesi europei e  confinanti con l’UE coinvolti nella futura Via della Seta europea: Italia, Grecia, Francia, Bulgaria, Slovenia, Spagna e Georgia, ed è coordinato da CREA, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, con sede a Padova, ed è finanziato attraverso il programma Horizon dell’Unione europea.
L'obiettivo generale di ARACNE è creare un ecosistema di innovazione della seta che, partendo dal percorso storico seguito da Marco Polo nei suoi viaggi in Oriente, includa le vie di produzione e commercializzazione della seta in Europa nei secoli successivi al viaggio del veneziano fino ad oggi. In particolare il progetto mira a:

 

  Valorizzare la conoscenza e la memoria per la rinascita di un ecosistema europeo dell'innovazione della seta.
  Contribuire all’individuazione di soluzioni creative per un rinnovato utilizzo della seta, centrato sulle risorse umane e legato ai territori, facendo leva su tecnologie digitali e all'avanguardia.
  Implementare strategie e modelli di business, governance e finanziamento innovativi per le industrie culturali e creative e le PMI coinvolte.
  Contribuire alla creazione di una Via della Seta europea, basata sul patrimonio culturale e paesaggistico tangibile e intangibile della seta.
  Contribuire al Green Deal europeo, alla Nuova Bauhaus Europea e agli Obiettivi ONU per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs), attraverso la diffusione e adozione delle innovazioni tecniche, culturali e creative di ARACNE.
 
Il progetto combina una serie di attività di ricerca - valorizzazione degli archivi, documentazione con metodologie di desk e field research - con la sperimentazione di nuove metodologie e tecnologie di produzione agricola e industriale capaci di mitigare gli effetti avversi, ridurre inquinamento, sfruttamento ambientale e sofferenza animale, e diversificare i prodotti ottenuti dal baco da seta.
A queste si affiancano una serie di attività incentrate sulla valorizzazione creativa del patrimonio artistico, storico e culturale legato alla seta, la mappatura online e modellazione 3D dei siti industriali storici e dei musei della seta, l'innovazione produttiva industriale, il design e la produzione creativa, l'individuazione di nuove filiere per la commercializzazione.
La Cooperativa sociale EVA attraverso EVALab è coinvolta nell'ideazione, design, realizzazione e marketing di accessori commercializzati nei siti culturali del progetto, testimonial materiali della storia seta nella provincia di Caserta, con particolare riferimento alle seterie borboniche di San Leucio.

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