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4 Dicembre 20249 dicembre 2024. “Mamma amava molto i bambini. È bellissimo pensare che d’ora in poi, simbolicamente, sarà qui ad accoglierli tutte le mattine”. Così una commossa Emanuela Sannino, figlia di Palma Scamardella, vittima innocente della criminalità organizzata, ha commentato la dedica alla madre del Nido Il Sogno gestito dalla cooperativa sociale EVA in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe.
Una iniziativa voluta dalla Fondazione Polis insieme a EVA, sostenuta dal Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata e da Libera contro tutte le mafie.
Palma Scamardella venne uccisa il 12 dicembre 1994 sulle scale della sua casa, nel quartiere Pianura di Napoli, da un commando che la scambiò per il boss Domenico Di Fusco, residente nell’edificio accanto.
“Qui la camorra ha perso!”, ha esordito Daniela Santarpia, presidente della cooperativa EVA. “Oggi ricordiamo Palma Scamardella dedicando alla sua memoria un asilo nido che è nato in un bene confiscato proprio a quella camorra che le ha tolto la vita, una dedica a una donna che ha un grande valore simbolico per noi che di donne ci occupiamo”.
Mario Morcone, Assessore alla Sicurezza e Legalità della Regione Campania, ha sottolineato come “questa dedica rimarca con ancora maggiore forza il cambiamento avviato dopo quella buia stagione, un cambiamento che è nato anche dal sacrificio di tante vittime innocenti come lei”.
Un cambiamento che “ha visto Casal di Principe protagonista nel corso di questi ultimi 10 anni”, ha detto il sindaco Ottavio Corvino, “e che la nuova amministrazione si impegna a proseguire”.
Un cambiamento sostenuto e facilitato dal Consorzio Agrorinasce: “Questi beni sono stati assegnati una decina di anni fa”, ha ricordato il presidente Giovanni Allucci, “oggi è un piacere e un orgoglio vedere come le iniziative che qui sono nate continuano a crescere, confermando la validità del coinvolgimento del privato sociale”.
Lella Palladino, fondatrice della cooperativa EVA, ha ricordato che “la parola chiave per noi è prevenzione, che in questo edificio viene declinata in educazione alle differenze fin dalla tenera età, con il Nido Il Sogno, perché è così che si contrastano stereotipi e pregiudizi, e poi prevenzione delle diseguaglianze attraverso il contrasto alla povertà educativa, con il Punto Luce, per promuovere la legalità e far scoprire ai ragazzi il piacere dell’apprendimento”.
Patrizia Imparato, Procuratrice del Tribunale dei minorenni di Napoli, ha lodato l’iniziativa e messo l’accento sulla “necessità di dare grande attenzione proprio agli adolescenti, ai giovani, che mi sembra stiano vivendo una situazione di grande fragilità che aumenta il rischio di finire in situazioni a rischio”.
Proprio a loro si rivolgono molte delle iniziative del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata, come ha ricordato il presidente Giuseppe Granata: “Se oggi siamo qui, lo dobbiamo anche all’impegno delle tante famiglie che sul dolore de lutto per i propri cari vittime innocenti hanno costruito un impegno instancabile per promuovere la legalità”.
“Questa dedica, che la Fondazione Polis ha molto voluto, vuole essere anche un invito a riconoscere il valore delle donne, troppo spesso dimenticate dalla storia, e impegnarsi per l’infanzia, il nostro futuro”, ha detto in chiusura Don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis.
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